Pappardelle ai funghi

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500 g. di pappardelle fresche all’uovo 400 g. di funghi porcini freschi (o funghi di altri tipi ma piuttosto profumati)
1 spicchio d’aglio
6 cucchiai di olio d’oliva extra vergine
una manciata di foglie di prezzemolo
parmigiano reggiano a scagliette sottili a piacere
sale q.b.
pepe q.b.

Preparazione :




Pulite e lavate il prezzemolo, tritatelo e mettetelo da parte.

Pulite poi i funghi, eliminando le parti terrose dei gambi, e poi passateli con una pezzuola umida (i funghi non si lavano sotto l’acqua corrente, e mai e poi mai si lasciano in ammollo in acqua). Tagliateli a fettine, e magari tritate i gambi.

Versate l’olio in un tegame capace di contenere la pasta, unite lo spicchio d’aglio pelato e schiacciato. Mettete sul fuoco e dopo qualche minuto, aggiungete i funghi. Fate rosolare i funghi a fuoco vivo per qualche minuto, poi salate e fate cuocere per una decina di minuti (unite un goccio di acqua se necessario).

Nel frattempo, avrete lessato la pasta in abbondante acqua salata. Scolate le pappardelle, lasciandole un po’ bagnate, e poi mettetele nel tegame con i funghi. Fatele saltare, in modo che le pappardelle si condiscano per bene.Distribuite sopra il prezzemolo tritato, spolverate con pepe macinato o pestato al momento, fate saltare ancora.Servite subito, aggiungendo le scagliette di parmigiano.


Tratto da :www.buttalapasta.it


Buon appetito ! Nottolia73.




La giostra delle anime

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OSPEDALE PSICHIATRICO INFANTILE (AGUSCELLO-FERRARA)
Questo edificio viene abbandonato all'inizio degli anni settanta, ed i motivi del suo decadimento sono sconosciuti.Si narra, oltre alle "solite" messe nere, che i piccoli ospiti dell'ospedale siano morti tragicamente prima della chiusura.Alcuni parlano di un incendio (non risulta esserci nessun segno di ciò), altri di un'improvvisa epidemia e addirittura alcuni parlano di un pazzo assassino,Fra le tante storie si dice che al centro dell'edificio ci sia una fossa comune.Per quanto riguarda le apparizioni si parla di pianti dei bambini udibili di notte ed all'ultimo piano (irraggiungibile perchè la scala è crollata) si dice che ci siano le impronte delle manine stampate sui muri.Poi ci sono tante altre leggende su questo posto tra cui quella che chiunque faccia girare la giostra (foto sotto) non riuscirà più a fermarla poichè le anime dei bambini giocheranno in eterno.

Vishnu Springs : la città fantasma

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Vishnu Springs non è una città fantasma…. E’ un cadavere”. Queste solo le parole di un abitante del paese, il suo nome è Al e con molta tristezza tenta di raccontare la misteriosa storia di Vishnu Springs nel Nord Illinois, e perchè tutti ne stanno alla larga. Perchè questa cittadina, che un tempo si racconta fosse una pittoresca località con proprietà curative miracolose, è stata abbandonata? E infine è vero che, da quando è stata abbandonata, delle strane entità vagano per la zona?
Tutto è iniziato nel 1870 quando un gruppo di viaggiatori trovarono una piccola sorgente, la leggenda vuole che una figura misteriosa convinse il gruppo a bere l’acqua della sorgente. Dopo una settimana dall’accaduto, gli ignari viaggiatori si accorsero che dolori e problemi di salute erano spariti, inoltre pare fosse in grado anche di guarire dalle gravi malattie e dai disturbi mentali.
Poco dopo, attorno alla sorgente, fu fondata una città e fu chiamata Vishnu Sprins, come il dio indù. Inaugurata come un luogo di miracoli, la piccola cittadina fondata da Dario Hicks, presto divenne meta e attrazione di migliaia di persone desiderose di conoscere le proprietà miracolose della sorgente. Tutto andò per il meglio per parecchi anni, fino a quando qualcosa di inspiegabile e inquietante travolse la cittadina di Vishnu Springs. La gente cominciò improvvisamente a lasciare la città, la leggenda popolare racconta di persone misteriosamente scomparse nella notte, lasciando dietro di sè case completamente vuote, come se non ci avesse abitato mai nessuno.
Dopo la serie di strani avvenimenti, i visitatori cominciarono a calare drasticamente sino a quando neanche una persona ebbe più il coraggio di mettere piede nella città di Vishnu Springs. Forse gli avvenimenti che hanno investito la località di Vishnu Springs hanno a che fare con le misteriose figure e le strane creature che pare siano state avvistate nella zona circostante? Nessuno sa per certo se questi racconti siano solo leggende che fanno parte del folklore della zona oppure una misteriosa entità si sia realmente stufata di tutto quel vai e vieni.
Una cosa è certa, gli abitanti dei paesi vicini a Vishnu Springs, una volta intervistati, hanno detto di evitare assolutamente quel posto, inoltre hanno raccontato di strane luci intorno alla zona. Qualcuno parla di macabri riti religiosi che avvengono sotto la copertura delle tenebre, illuminati dal fuoco delle torce.
Quindi nella leggenda della misteriosa città fantasma di Vishnu Springs c’è della verità? O è semplicemente una città abbandonata, diventata famosa grazie alla sua strana storia?
Tratto da : complottiemisteri.noiblogger.com

Le impronte del diavolo

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Esiste veramente il Diavolo? Ha reale concretezza il principio metafisico del Male Assoluto? Tale principio si incarna in una figura specifica? E se il Diavolo camminasse o avesse camminato tra noi?Magari di notte?
Siamo nel sud-ovest dell'Inghilterra, zona con clima solitamente non rigido, nell'inverno del 1885, che fu eccezionalmente severo per quella regione. La mattina dell'8 febbraio, il paesino di Topsham si svegliò con una sorpresa: lungo la strada che conduce al villaggio, si poteva osservare una serie di orme caprine, disposte lungo una linea perfettamente dritta, come se le zampe dell'animale fossero state messe una davanti all'altra.
La particolarità più curiosa consisteva nel fatto che le impronte, non più lunghe di 10 cm, distavano tra loro soltanto 16 cm; risultavano poi nitidissime,come se fossero state ottenute immergendo nella neve una sagoma di ferro riscaldato!
Successivamente, spinti dalla (comprensibile) curiosità, gli abitanti del villaggio seguirono le orme, le quali terminavano contro un muro di mattoni, ma non è tutto.Le impronte riprendevano oltre la parete, senza tuttavia che la neve accumulatasi sulla parte alta del muro risultasse calpestata; successivamente le tracce furono viste su un covone di grano, su un cespuglio di rose e su alcuni tetti.
L'ipotesi di uno scherzo di pessimo gusto su accantonata, specie quando ci si accorse che le orme sembravano non finire mai: ne furono rinvenute altre a parecchia distanza dalla periferia del villaggio, lungo la campagna del Devon…Tuttavia a Exmouth non se ne trovarono più…!
Furono tentate alcune ipotesi circa l'origine dello strano fenomeno: ci fu chi parlò di un canguro (non considerando tuttavia il fatto che il canguro ha le zampe artigliate…), altri sostennero trattarsi di un uccello (al mondo ci sono forse uccelli con zoccoli ferrati?), altri attribuirono la responsabilità ad alcuni tassi risvegliatisi durante la notte in cerca di cibo (ma come mai avevano deciso di cacciare saltellando su una sola zampa?), altri parlarono di una lontra, altri di un'otarda, un gentiluomo di Sudbury parlò invece di ratti, uno scozzese parlò di una lepre o di una moffetta; un altro parlò di un pallone sonda, accidentalmente innalzatosi dal porto militare di Davenport (tuttavia un pallone sonda avrebbe seguito un tragitto in linea retta,seguendo la direzione del vento…), alcuni asserirono che le impronte poterono essere state rimarcate dalla pioggia che aveva ulteriormente scavato il manto nevoso,per poi solidificarsi la mattina dopo a seguito di una forte brinata (…però se il terreno era già coperto di neve prima della notte dell'8 febbraio cade anche questa teoria).
In definitiva, pur dopo numerosi tentativi non si riuscì a trovare una plausibile spiegazione a questo fatto, probabilmente perché i media si interessarono a questo con un certo ritardo, permettendo così che le prove fossero alterate….
Cosa ha camminato nella notte dell'8 febbraio per la campagna inglese?
Tratto da : ilportaledeltempo.it

I figli del Vento del Nord

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Ecco una vecchia leggenda delle Highlands, nella quale compaiono intrecciati i temi caratteristici della tradizione celtica e di quella norvegese dalla cui fusione ha origine il complesso panteon fantastico dell'estremo nordovest della Scozia.
Dunque il Vento del Nord aveva tre splendidi figli, luminosi e candidi come il mondo di ghiaccio che abitavano, da quando il gelido vortice del padre li aveva generati. Come tutti i giovani essi desideravano viaggiare e misurare il creato con il loro passo; chiesero allora al Vento del Nord che li lasciasse visitare la terra degli uomini.Il Padre acconsentì, ma li mise in guardia:- Siete troppo diversi da ciò che la mente umana è abituata a figurarsi, da ciò che i loro occhi possono percepire. Badate che gli uomini non potranno sostenere la vostra bellezza.- I tre giovani si avventurarono sulle isole estreme della terra di Alba, trovandole belle e degne del loro passaggio e pure gli uomini che le abitavano parvero loro creature gentili. E si addolorarono, i figli del Vento del Nord per la sorte degli umani che cadevano a terra abbacinati, quando contemplavano il loro puro splendore.Tornarono al mondo dei ghiacci, allora, chiedendo aiuto al padre, poiché desideravano ancora viaggiare per la terra degli uomini, ma senza reca loro danno. E il Vento del Nord accolse le loro preghiere e li mutò, soltanto un poco, dando loro un'apparenza sempre colma di bianco splendore, ma tollerabile per gli uomini che si fossero trovati a guardarla. Così ecco, d'inverno che i figli del Vento del Nord tornano sulle estreme isole di Alba e sono candida spuma del mare e neve bianca e ghiaccio ai nostri occhi.
Tratto da : Tra magia e mistero , blog.libero.it

La tomba degli amanti .

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Riferisce San Gregorio di Tours (nella sua Historia Francorum I, 47, pubblicata nel 561) che al funerale della moglie Scolastica il superstite, inconsolato coniuge Ingiurioso, notabile d'Alvernia, sentì l'impulso di ringraziare pubblicamente il Signore per avergli, sia pure per breve tempo, affidato quel "tesoro di purezza" che lui ora gli restituiva "intatto come l'aveva ricevuto".
A queste parole, la defunta si levò di scatto dal sarcofago, protestando:
"Perchè, marito mio, metti in piazza faccende che riguardano noi due soli?" poi si ridistese, e si lasciò seppellire.
Ingiurioso, forse per lo spavento, morì subito dopo. Venne seppellito anche lui, in un separato sarcofago.
Al mattino, i guardiani del cimitero notarono disordine fra i sepolcri: la tomba del notabile era vuota, mentre in quella di Scolastica si ritrovarono ambedue i cadaveri, l'uno nelle braccia dell'altro.
La morte, che appiana molte cose, aveva evidentemente consentito che venisse riparata un'omissione commessa nella vita.
Dopo il fatto avvenuto a Clermont nel 390 d.C., la tomba di Scolastica venne indicata come "il letto degli amanti".
tratto da : magiaefuturo.myblog.it

La torre dei diavoli .

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Una bella donna,Matelda,una donna sicuramente piacente ed affascinante;una donna dai sani e robusti appetiti sessuali,stando alle cronache un po’ maliziose della metà del 1200,epoca intimamente legata a costumi libertini appannaggio esclusivo della ricca e annoiata nobiltà.
Della quale faceva parte Matelda,o anche Telda,che andò sposa ad un rampollo della famiglia Guidi,potentissima signoria che dominava con pugno di ferro la zona del casentino,in Toscana.
Un matrimonio sicuramente combinato,come del resto si usava nel medioevo,creato ad arte per allargare i domini territoriali,e voluto dalle famiglie senza interpellare ovviamente la futura sposa.
Per una dama le alternative al matrimonio erano di gran lunga peggiori del male;e di fatto più che usare il plurale andrebbe usato il singolare,in quanto ad una donna restava solo la via del convento in caso di mancato matrimonio.
Così la bella e giovane Matelda andò sposa a Guido,uomo avanti negli anni,e sicuramente poco propenso alle battaglie nell’alcova.La nostra Matelda fece di necessità virtù e iniziò a guardarsi attorno;dalla torre del suo castello di Poppi,iniziò a scrutare con ansia i passanti,indugiando soprattutto su quelli giovani e nerboruti,meglio ancora se dotati di un minimo di cultura;i suoi preferiti erano i menestrelli,i cantori che andavano di villaggio in villaggio,di corte in corte,a raccontare storie e allietare con le loro ballate le noiose giornate della nobiltà fannullona.
Ma non erano solo i menestrelli l’oggetto della concupiscenza della nobil signora;paggi e piccoli cavalieri,artigiani e lavoranti,non aveva molta importanza. I requisiti fondamentali è che fossero giovani,belli e aitanti.Ovviamente non sappiamo che fu il primo della nutrita lista di amanti della giovane dama,ma sappiamo che ben presto ci fu un via vai di giovani che entravano tra le mura del maniero;ma non ne uscivano più.
Perché la donna non poteva far sapere in giro di essere un’adultera,non poteva correre il rischio di essere scoperta e ricattata;ciò avrebbe significato un’orribile fine,o quanto meno una vita di segregazione all’interno del castello,o peggio ancora in un oscuro monastero.Così Matelda,dopo l’amplesso,faceva uscire i giovani amanti da un passaggio segreto;i giovani,ancora storditi dall’avventura,passavano su trabocchetti che si spalancavano e inghiottivano tutti,senza lasciare traccia del loro passaggio.
La cosa andò avanti per lungo tempo,fino a quando la popolazione del borgo iniziò a sospettare la verità;erano molti i giovani che all’improvviso erano scomparsi,in concomitanza con una visita al castello.
Così,esasperati,gli abitanti,approfittando dell’assenza del conte Guido e delle sue truppe,assaltarono il castello,catturarono la bella Matelda e la rinchiusero nella torre.Di li non uscì più,perché venne fatta morire di fame e di sete;una punizione terribile,come del resto terribile era stata la sorte che aveva regalato ai suoi occasionali amanti.Da quel momento la torre prese il nome di Torre dei diavoli,perché la gente del borgo sosteneva che in alcune notti particolari,la bella Matelda,ridotta ad un fantasma,si aggirasse per i bastioni del castello alla ricerca di giovani uomini con cui placare la sua insaziabile fame di sesso.
Attenti voi che passate dal castello di Poppi,perché c’è chi giura che la bellissima contessa,il cui fantasma continua instancabilmente ad aggirarsi per le mura,ancora oggi seduce con la sua bellezza coloro che,imprudentemente,si fanno accalappiare dalle sue doti di incantatrice.
Tratto da :www.misteriemisteri.splinder.com
by paultemplar.