Il castello di Glamis si trova in Tayside ed è sicuramente uno dei luoghi più conosciuti del Regno Unito, e della Scozia in particolare, per essere protagonista di quel che non si sa se sia leggenda o pura fantasia; storie di maledizioni, fantasmi e segregati si sono susseguite nel corso dei secoli e radicate tanto da giungere fino a noi e da appassionarci alla loro lettura. Ora andremo a vedere in particolare, partendo da quello che si crede sia stato l'inizio di tutto.
Non ci sono prove certe di quanto sto per scrivere, ma secondo una leggenda tutto iniziò quando il castello doveva ancora essere costruito.
Nel X secolo Macbeth uccise suo cugino, allora re di Scozia, Duncan I (omicidio tra l'altro raccontato da Shakespeare) esattamente sul luogo in cui sorgerà più tardi il castello, anche se questa teoria è contrastata da quella degli storici che affermano che tutto ciò in realtà avvenne un po' più a nord. Poco più tardi, un altro re di Scozia, Malcom II, fu ucciso all'interno del castello, tanto che il suo sangue formò un enorme macchia sul pavimento che non si cancello più, infatti ancora oggi è perfettamente visibile, nonostante ogni nuovo proprietario abbia tentato con qualunque tipo di detergente: alla sera la macchia non c'è più, al mattino è di nuovo al suo posto, uguale identica a com'era prima!
Molti ritengono però che l'origine della sfortunata e travagliata storia del castello sia legata a Sir John Lyon, che nel 1372 acquistò il castello di Glamis. Si narra infatti che nella sua precedente dimora possedesse un calice che, secondo la leggenda, non doveva assolutamente essere spostato da dove si trovava, pena terribili disgrazie che si sarebbero abbattute sulla stirpe di colui che avrebbe osato tentare un gesto simile. Sir Lyon, naturalmente incurante di queste dicerie, portò il calice nella sua nuova dimora e da allora, per generazioni e generazioni, tra gli abitanti di Glamis si verificano misteriose ed orribili morti; anche Sir John, 11 anni dopo essersi trasferito a Glamis, morì in un duello.
Nel XVII secolo Glamis fu ereditato dal conte Patrick Strathmore (che la leggenda voglia essere un individuo violento, divorato dal gioco e spesso ubriaco); su di lui circolavano due sinistre leggende, forse anche legate al famoso segreto della sua famiglia, terribile segreto questo che, si dice, sia stato tramandato ad ogni discendente maschile della famiglia nel giorno del ventunesimo compleanno, e mistero che negli anni poi non è stato mai svelato, tanto che non si sa neanche quanto antico sia.
Torniamo alle due leggende del conte Patrick.
La prima narra che avesse rinchiuso con una massiccia serratura in una stanza segreta un suo figlio nato deforme (un essere mostruoso) nel 1800, per tenerlo lontano da sguardi indiscreti, fino al giorno della sua morte. Fino ad oggi la stanza segreta non è mai stata ritrovata anche se uno dei più famosi esperti cacciatori di fantasmi (Peter Underwood) giurò della sua esistenza e disse che fu costruita attorno al 1684. Questa storia è però legata ad altre due macabre vicende ambientate in camere segrete (non è sicuro infatti se si parli di una sola stanza o di più di una).
La seconda racconta che Patrick, accanito giocatore, abbia perso la sua anima giocando a carte con il diavolo e sia poi stato costretto a giocare a carte per l'eternità chiuso in questa stanza; da qui anche la voce che ancora oggi si possa sentire il rumore dei dadi che scivolano sul tavolo. Si dice anche che prima di questa vicenda il conte, costretto ad ospitare (l'ospitalità all'epoca era quasi un obbligo) un Clan che si rifugiava dall'attacco di un altro Clan, rinchiuse i poveretti in una camera e se ne dimenticò, e che questi portati alla morte dalla fame siano arrivati a mangiarsi a vicenda e a strapparsi a morsi la propria carne.
La conferma dell'esistenza di queste camere segrete la diedero gli ospiti del XIV Conte di Strathmore, che organizzò al castello una festa. Gli ospiti, venuti a conoscenza delle leggende, appesero ad ognuna delle finestre del castello un lenzuolo e con loro grande stupore, una volta scesi in giardino, si accorsero che da alcune finestre non pendeva il lembo di stoffa (da alcune versioni di questa storia le finestre senza lenzuolo sarebbero state dalle 7 alle 12) ma, ritornati dentro per provare a cercare le stanze cosiddette segrete, non le trovarono mai.
Fonte : azalearossa1958.splinder.com
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