Progettata da Giovanni Dario nel 1487, questa casa di Venezia ha l'oscura fama di essere la Casa che uccide. Tutti i proprietari di questa casa hanno avuto una morte violenta, o per incidente o per suicidio dello stesso, nulla invece accade ai semplici ospiti che hanno dormito nella casa. I Primi proprietari della casa erano la figlia illegittima di Giovani Dario e il marito, entrambi finiti in miseria e successivamente morti. Arbit Abdoll, ricco commerciante di diamanti perse tutte le sue ricchezze poco dopo esserne divenuto proprietario e ancora Charles Briggs, un americano che fuggì dall'Italia per un presunto scandalo morì suicida, tra i possessori della casa anche il manager degli Who, Raul Gardini e Fabrizio Ferrari, tutti morti tragicamente. Anche Mario del Monaco era interessato a Cà Dario ma fu proprio un incidente stradale durante un viaggio per le trattative dell'acquisto, che gli fecero pensare che fosse stato meglio rinunciare all'acquisto.
“Una vecchia cortigiana decrepita piegata sotto la pompa dei suoi monili”, è così che Gabriele D’annunzio descrive Ca’ Dario. Lo scrittore si riferisce alla facciata che dà sul Canal Grande, in pietra d’Istria ornata di marmi policromi ed inclinata sul lato destro, nella quale campeggia l’iscrizione “ URBIS GENIO JOANNES DARIUS” voluta da Giovanni Dario per omaggiare il “genio” della città.Ca’ Dario è legata ad una misteriosa leggenda che sembra colpire i proprietari del palazzo, una lunga scia di drammi, di disgrazie e morti; diversamente ne escono indenni gli ospiti tra i quali il poeta francese Henry De Regnier.Il palazzo fu fatto costruire da Giovanni Dario nel tardo “400, secondo dicerie popolari , in quel luogo, anticamente vi era una necropoli o addirittura un cimitero dei Templari.Le disgrazie iniziano con la morte di Marietta (figlia di Giovanni Dario), morta di crepacuore a seguito dei tracolli economici del marito, Vincenzo Barbaro. Fu così che la famiglia Barbaro ereditò il palazzo. Nel XVI secolo Giacomo Barbaro fu ucciso in un agguato a Candia.Toccò poi una tragica fine ad alcuni uomini d’affari proprietari del palazzo. Il commerciante di diamanti Arbit Addoll che fallì e morì in miseria.Nell’ '800 ci fu un doppio suicidio Radon Brown, studioso di Venezia, ed il suo coinquilino.Toccò poi a Charles Briggs, ricco americano che scappò dall’Italia per una scandalosa storia di omosessualità, si rifugiò in Messico, dove il suo amante si suicidò.
Negl’anni “70 Filippo Giordano delle Lanze venne assassinato dal suo amante Raul, che gli spaccò la testa con una statuetta ; Raul fuggito a Londra perché ricercato, sembra sia stato assassinato a sua volta.Acquistò il palazzo anche Cristopher Lambert, manager Who ( gruppo rock considerato maledetto), morì suicida. Negl’anni “80 comprò Ca’Dario un uomo d’affari veneziano, Ferrari , subì tracolli economici e la perdita della sorella Nicoletta (che risiedeva nel palazzo), trovata morta in un prato a pochi metri dall’auto capovolta.
Ed infine nel 1993 in piena Tangentopoli è la volta del suicidio di Raul Gardini, si tolse la vita con un colpo di pistola (anche se si è parlato di un’uccisione mascherata).Per molti la maledizione del palazzo è solo una leggenda, ma una curiosa coincidenza potrebbe spiegare il mistero: sul portone acqueo del palazzo a fianco a Ca’Dario, c’è un Talismano mistico che servirebbe al allontanare le negatività……
Fonte : http://www.croponline.org/
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