Orribili analogie

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Cogne. Il 3O gennaio 2OO2 Samuele Lorenzi, 3 anni, viene barbaramente ucciso nel lettone dei suoi genitori nella villetta di Montroz. Da subito viene sospettata la mamma, Annamaria Franzoni che negherà sempre di aver ucciso il proprio figlio. Quella mattina la signora Franzoni aveva accompagnato l'altro figlioletto, Davide, allo scuolabus, e quando era rientrata in casa aveva rinvenuto il piccolo Samuele che sanguinava. La prima telefonata la fa al 118 e dice testualmente: "Fate presto mio figlio vomita sangue!". Poi urla alla vicina Daniela Ferrod di avvertire la psichiatra Ada Satragni, che è anche il suo medico di base. Ada Satragni accorre nello chalet, dove vivono Annamaria Franzoni con il marito Stefano Lorenzi, che si era appena recato al lavoro, e i due figli, Davide di 7 anni e Samuele di 3, e diagnosticherà che si è trattato di un'aneurisma che aveva fatto esplodere la testa al piccolo Sammy, come veniva chiamato dai genitori. Successivamente invece verrà chiarito che Samuele è stato orrendamente ucciso con un'arma impropria. Anzi, ha tentato di difendersi con una manina dalla feroce aggressione. Ma chi è stato a uccidere un bambino di soli 3 anni? La mamma negherà sempre di essere stata lei anche se lo è stata ed è a tutt'oggi condannata per l'omocidio . Lo scrittore svizzero Charles Ferdinand Ramuz, vissuto tra il 1880 e il 1947 scriveva racconti ambientati in montagna. Ebbene uno di questi libri di Ramuz Il cielo e altri racconti narra un fatto analogo a quello di Cogne pur essendo stato scritto ancora nel lontano 193O. Forse era un veggente? No! Niente di tutto questo. Ramuz racconta di una coppia Sofia e Francis che decidono di vivere, dopo sposati, in un piccolo paese di montagna. Lui trova lavoro come operaio in una azienda del luogo, lei fa la casalinga. In seguito Francis diventa anche consigliere comunale. La coppia decide di avere dei figli. Nascono Ernest e a distanza di quattro anni Celeste. Una mattina quando Ernest ha 7 anni, mamma Sofia accompagna alle scuole elementari Ernes lasciando solo in casa, uno splendido chalet sulle Alpi Svizzere, il piccolo Celeste di solo 3 anni. Quando rientra trova Celeste in un lago di sangue. Barbaramente ucciso come Samuele. La mamma di Celeste negherà di essere stata lei ad ammazzare il figlio e il vero assassino non verrà mai trovato. O forse era proprio la mamma? Visto che anche in questo caso non venne mai ritrovata l'arma del delitto.
Nel febbraio del 2OO2 si parlò molto anche di un libro che Annamaria Franzoni stava leggendo. Agnes dello scrittore svizzero Peter Staam. Narra di una coppia che entra in crisi dopo aver avuto un figlio. La mamma ucciderà il bambino e ritroverà la serenità con il marito.
Tratto da :www.thrillermagazine.it
Penso che tutte queste analogie sul fattaccio accaduto a Cogne debbano farci riflettere su quanto le parole scritte possano incidere profondamente sulla psiche di una persona inconsciamente predisposta a compiere tali atti .

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