Caccia alle streghe

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Le "cacce alle streghe" si concentrarono soprattutto tra la fine del 1400 e la prima metà del 1600 e conobbero due ondate: una dal 1480 al 1520 e l'altra dal 1560 al 1650. Le supposte streghe (e a volte anche i loro figli, soprattutto se femmine), appartenevano per lo più alle classi popolari ed erano di solito vedove, prostitute, levatrici ed herbarie. Soltanto una piccola minoranza di loro poteva essere realmente annoverata tra i veri e propri criminali (fu il caso della cosiddetta "Voisin", per esempio, prestatrice di servizi satanici per le messe nere della Marchesa di Montespan, pure lei criminale, favorita di Luigi XIV di Francia, al fine di assicurasi a lungo i favori del re), colpevoli di omicidi, o di altri gravi reati. La stragrande maggioranza era invece composta da persone innocenti, di ogni età e condizione, spesso "levatrici" e guaritrici, in un tempo in cui decotti ed infusi a base di piante usati dall'empirico sapere tradizionale delle guaritrici risultavano non meno efficaci e sicure di medicine e medici: e, d'altra parte, la popolazione, essenzialmente rurale, non aveva altre possibilità per curarsi del ricorrere ai loro rimedi, meno costosi di quelli dei medici. Molte "streghe" vennero torturate e bruciate vive, con le motivazioni ufficiali più varie, ma spesso in base a delazioni anonime mosse anche da futili ragioni (perché giovani, perché vecchie, soprattutto perché donne) e in molti casi, perché sotto tortura, in cambio della riduzione dei tormenti, facesse il nome di persone possibilmente benestanti, ree di complicità, in modo da poter istruire il processo successivo, considerato fortemente remunerativo, dato che il condannato subiva anche la confisca dei beni. I due ultimi episodi di streghe arse vive avvennero uno nella Svizzera protestante nel 1782 e l'altro nella Polonia cattolica nel 1793. (Tratto da Wikipedia).

Violenza bastarda

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Ora basta!La violenza sulle donne deve finire,non è più tollerabile che una persona venga ferita "a morte"nel profondo dell'anima e del corpo , in quanto le cicatrici della violenza subita non si rimargineranno mai più.Fermo restando che le leggi attualmente in vigore non sono sufficientemente punitive nei confronti degli stupratori,non capisco perchè neppure queste leggi vengano applicate .Sembra quasi che ai signori giudici non importi assolutamente nulla della violenza che le donne subiscono , forse questi delitti ,non sono sufficcentemente "sentinti" fino a quando non colpiscono la propria sfera personale ? Gli stupratori usano l'organo sessuale come un'arma ebbene , la prima regola per rendere inoffensivo un delinquente è di disarmarlo , quindi la soluzione mi sembra molto semplice ,bisogna togliere l'arma !Ora basta!con i buonismi,con le eccessive garanzie per chi calpesta l'altrui dignità è di vitale importanza estirpare il "tumore maligno" della violenza altrimenti,tutta la società sarà infettata e ogni forma di regola civile non avrà più alcun valore.Un maggiore controllo del territorio sarebbe auspicabile,anzi,imperativo e onestamente non capisco chi è contrario all'uso dei militari che con la loro presenza potrebbero dare una mano alle forze dell'ordine,magari vi fosse un militare ad ogni angolo di strada,specialmente di sera o nelle ore notturne !Ma anche questa soluzione non sarebbe abbastanza risolutiva se le leggi non verranno adeguate al delitto e soprattutto applicate !
L'immagine non è cruenta , anzi indica serenità,perchè nei momenti in cui subisci la violenza vorresti essere incorporea ,un fantasma e priva del senso di dolore fisico e psicologico .

Orribili analogie

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Cogne. Il 3O gennaio 2OO2 Samuele Lorenzi, 3 anni, viene barbaramente ucciso nel lettone dei suoi genitori nella villetta di Montroz. Da subito viene sospettata la mamma, Annamaria Franzoni che negherà sempre di aver ucciso il proprio figlio. Quella mattina la signora Franzoni aveva accompagnato l'altro figlioletto, Davide, allo scuolabus, e quando era rientrata in casa aveva rinvenuto il piccolo Samuele che sanguinava. La prima telefonata la fa al 118 e dice testualmente: "Fate presto mio figlio vomita sangue!". Poi urla alla vicina Daniela Ferrod di avvertire la psichiatra Ada Satragni, che è anche il suo medico di base. Ada Satragni accorre nello chalet, dove vivono Annamaria Franzoni con il marito Stefano Lorenzi, che si era appena recato al lavoro, e i due figli, Davide di 7 anni e Samuele di 3, e diagnosticherà che si è trattato di un'aneurisma che aveva fatto esplodere la testa al piccolo Sammy, come veniva chiamato dai genitori. Successivamente invece verrà chiarito che Samuele è stato orrendamente ucciso con un'arma impropria. Anzi, ha tentato di difendersi con una manina dalla feroce aggressione. Ma chi è stato a uccidere un bambino di soli 3 anni? La mamma negherà sempre di essere stata lei anche se lo è stata ed è a tutt'oggi condannata per l'omocidio . Lo scrittore svizzero Charles Ferdinand Ramuz, vissuto tra il 1880 e il 1947 scriveva racconti ambientati in montagna. Ebbene uno di questi libri di Ramuz Il cielo e altri racconti narra un fatto analogo a quello di Cogne pur essendo stato scritto ancora nel lontano 193O. Forse era un veggente? No! Niente di tutto questo. Ramuz racconta di una coppia Sofia e Francis che decidono di vivere, dopo sposati, in un piccolo paese di montagna. Lui trova lavoro come operaio in una azienda del luogo, lei fa la casalinga. In seguito Francis diventa anche consigliere comunale. La coppia decide di avere dei figli. Nascono Ernest e a distanza di quattro anni Celeste. Una mattina quando Ernest ha 7 anni, mamma Sofia accompagna alle scuole elementari Ernes lasciando solo in casa, uno splendido chalet sulle Alpi Svizzere, il piccolo Celeste di solo 3 anni. Quando rientra trova Celeste in un lago di sangue. Barbaramente ucciso come Samuele. La mamma di Celeste negherà di essere stata lei ad ammazzare il figlio e il vero assassino non verrà mai trovato. O forse era proprio la mamma? Visto che anche in questo caso non venne mai ritrovata l'arma del delitto.
Nel febbraio del 2OO2 si parlò molto anche di un libro che Annamaria Franzoni stava leggendo. Agnes dello scrittore svizzero Peter Staam. Narra di una coppia che entra in crisi dopo aver avuto un figlio. La mamma ucciderà il bambino e ritroverà la serenità con il marito.
Tratto da :www.thrillermagazine.it
Penso che tutte queste analogie sul fattaccio accaduto a Cogne debbano farci riflettere su quanto le parole scritte possano incidere profondamente sulla psiche di una persona inconsciamente predisposta a compiere tali atti .

Magia del gatto

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"Un gatto nero! Tocca ferro!" "Un gatto nero: porta sfortuna!" e così via. Quante volte abbiamo sentito frasi del genere? E quante volte ci siamo arrabbiati? Tantissime, immagino. Il mito del gatto nero che porta sfortuna è duro a morire, ed è talmente radicato nella nostra cultura che non ci si chiede neppure più perchè sia così. Ma come mai un normale micio dal mantello color della notte porta con sé questa carica di mistero? Come spesso accade con i gatti anche questa leggenda affonda le proprie radici in un tempo lontano, il tempo dell'antico Egitto. Per gli Egizi molti animali avevano profonde valenze religiose. Il gatto era associato, tra l'altro, al culto di Iside, la dea che aveva il proprio regno nella notte. La notte è il tempo del riposo, della vita animale che si sveglia e agisce di nascosto, dei boschi che vivono di mille movimenti furtivi e silenziosi. Di notte gli uomini sognano e i boschi respirano, le donne raccontano storie ai loro bambini per farli addormentare, la luna sorge e le stelle brillano rendendo il cielo denso di magiche luci. E' un mondo misterioso e segreto, legato al femminile e alle divinità madri. E' il mondo di Iside, come lo sarà poi di Artemide, Diana cacciatrice, per i Greci e i Romani: miti talmente simili da confluire l'uno nell'altro, perché in fondo si tratta di storie senza tempo. Il gatto, e soprattutto quello nero, è l'animale più adatto ad affiancare la dea della notte. Nero, silenzioso e furtivo si muove nell'oscurità, caccia abilmente, ha occhi che brillano e, come la dea notturna, veglia mentre altri dormono. E' sacro, ed è il prediletto di un culto che è sempre più diffuso soprattutto nelle zone rurali, dove le leggi della natura, l'alternanza di veglia e sonno e il ciclo delle stagioni hanno tanta importanza per la vita dell'uomo.
bloger.libero.it
Ma cosa c'è di più bello di "strafugnare"un bel gattone, specialmente nero?
Nottolia73.

Dignità biologica.

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Vorrei porre alla vostra attenzione una mia riflessione concernente il testamento biologico.
Recentemente i media hanno affrontato questo argomento particolarmente al riguardo del caso di Eloana Englaro ,a mio parere in modo troppo invasivo ,credo che ogni essere umano abbia il diritto essere libero di decidere della propria esistenza la quale dove essere vissuta dignitosamente e non come una larva.
Mi sembra disumano che una persona debba vegetare unicamente perchè le macchine e le leggi non gli consentono di porre fine ad una esistenza priva di morte e orfana di vita .
Nottolia73

Magici incontri.

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Per tradizione, tenere la riproduzione di un Troll in casa propizia la serenità e l’allegria, ma bisogna prendersi cura di loro e fare attenzione a non trattarli come giocattoli. Trovate uno spazio adatto per loro in un posticino sicuro dentro la vostra casa, lontano dai bambini piccoli e dagli incidenti.Trattateli bene e i Troll vi saranno riconoscenti per moltissimo tempo.Una volta in possesso del nostro Troll, mettetelo per almeno 24 ore in un luogo tranquillo (dentro un cassetto, un armadio, dietro una porta ect), per poi sistemarlo il mattino successivo nella sua collocazione finale. Secondo la leggenda, la luce diretta è il nemico più pericoloso per i Troll, perchè ha la capacità di disintegrarli o di trasformarli in sassi; perciò una delle regole fondamentali per garantire la loro sicurezza è quella di collocarli in un punto della casa poco illuminato.Le altre regole da seguire sono poche e semplici:1) Non chiamarli brutti 2) Non farli cadere. Nel caso in cui una delle tre regole venisse infranta è necessario scusarsi con i Troll, accarezzandoli sulla testa e coccolandoli un pò.
Tratto da:guide.supereva.it

Ciao Fabrizio

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Quei giorni perduti a rincorrere il ventoa chiederci un bacio e volerne altri cento un giorno qualunque li ricorderai amore che fuggi da me tornerai un giorno qualunque li ricorderai amore che fuggi da me tornerai e tu che con gli occhi di un altro colore mi dici le stesse parole d'amore fra un mese fra un anno scordate le avrai amore che vieni da me fuggirai fra un mese fra un anno scordate le avrai amore che vieni da me fuggirai venuto dal sole o da spiagge gelate perduto in novembre o col vento d'estate io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai amore che vieni, amore che vai io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai amore che vieni, amore che vai
Tratto da:www.althelyrics.com

Depressione : curarsi con l'iperico

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Un'erba utile da secoli per combattere la depressione:l'iperico
L'iperico è divenuto famoso da qualche anno da quando alcuni psichiatri americani hanno dimostrato l'utilità di questa erba contro il più attuale dei mali: la depressione. Ma, chi si occupa di medicina naturale sa che le virtù dell'iperico sono conosciute da secoli. La fama dell'iperico procede di pari passo con la storia dei Templari cavalieri misteriosi e leggendari del medioevo.
L'iperico e l'ordine dei templari
Fondato nel 1118 al termine della prima crociata da Hugo di Payns, l'ordine dei Templari era originariamente costituito da 11 frati francesi che, armati di spada, ebbero il compito di difendere dagli infedeli i pellegrini che viaggiavano lungo le strade fra Jaffa e Gerusalemme. I Templari oltre che soldati erano grandi studiosi di arte, ingegneria (erano loro a custodire i progetti delle cattedrali gotiche le cui arditissime arcate sono ancora un mistero di tecnica architettonica) e medicina. Loro infatti avevano il difficile compito di curare i soldati feriti nelle crociate e, negli ospedali di Malta e Cipro essi applicavano le loro enormi conoscenze erboristiche soprattutto nelle ferite da guerra. E i Templari furono i primi a scoprire che l'iperico, oltre alle ustioni e alle ferite da taglio, era utilissimo per migliorare l'umore di questi guerrieri che rimanevano immobilizzati a letto per mesi. Le procedure delle applicazioni delle erbe non avevano chiaramente nulla di scientifico. I medici del tempo seguivano molto la teoria dei segni; studiavano cioè i segnali che la pianta mandava loro: l'iperico ha ad es. le foglie con i canali linfatici "fratturati",( interrotti cioè): bene, per loro era il segno che la pianta era utile nelle fratture. Le esperienze dei templari approdarono poi alla scuola medica salernitana che è rimasta fino al seicento la culla della fitoterapia.
Tratto da :www .cirovestita.it

Una montagnetta prelibata

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SFORMATINO DI RISO E SPINACI CON SALSA DI FORMAGGIO E NOCI
Per 2 persone:120 g di riso per risotti 200 g di foglie di spinaci1 cipolla piccola 1 cucchiaio di olio d'oliva50 g di parmigiano grattugiato 15 g di burro Sale Per la salsa: 50 g di formaggio fontina 5o ml di latte 5 gherigli di noci Soffriggere la cipolla in poco olio d'oliva, versarvi gli spinaci e dopo averli rosolati aggiungere tanta acqua in modo da cuocervi il riso. Appena l'acqua è giunta a bollore versare il riso e portare a cottura, lasciandolo leggermente liquido. Aggiungere del parmigiano grattugiato, il burro e amalgamare bene. Imburrare gli stampini monopozione e versarvi il riso. Cuocere a 180C° per 10-15 minuti e lasciare riposare nel forno per una ventina di minuti.Passato il tempo indicato, sformare il riso, adagiarlo sul piatto da portata e guarnirlo con la salsa di formaggio così preparata: tagliare l'emmental a dadini minuscoli e metteteli in un pentolino coperti con il latte.Fare riposare per 5 minuti, scaldare per altri 5 a fuoco molto basso, sempre mescolando, decorare con i gherigli di noce.
Tratto da:deliziando.blogspot.com

Giochi di Magia

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Le nostre amiche piante

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Quando le ottobrate alternano giornate con temperature primaverili a giornate piovose, umide e fredde, non si fanno attendere i primi raffreddori e le prime influenze apri-pista. Tra i rimedi erboristici che a questo proposito hanno importanti proprietà antinfiammatorie e svolgono una forte azione stimolante del sistema immunitario va sicuramente ricordata l'Echinacea. Tre sono le specie di questa pianta impiegate dalla medicina erboristica nella composizione di prodotti terapeutici: Echinacea Purpurea, Echinacea Angustifolia e Echinacea Pallida. Appartenente alla famiglia delle Asteraceae e originaria della fascia centrale e orientale del Nord America, l'Echinacea cresce nella praterie e nelle zone boschive aperte. L'Echinacea purpurea in particolare viene coltivata negli Stati Uniti e in Europa per il mercato erboristico.
Immagine tratta da :www.leserre.it
Post tratto da:www.infomeopatica.it

Le frittelle

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FRITTELLE DI RISO(dosi per 6/8 persone)
300 gr. di riso per risi bolliti, mezzo litro di latte, un quarto di litro di acqua,100 gr. di farina, 200 gr. di zucchero, 20 gr. di burro, 3 uova, un pizzico di sale,la scorza grattugiata di un limone, un bicchierino di liquore (sambuca o a Vs. gusto),un pizzico di bicarbonato Far bollire il latte, lÕacqua, il sale, 100 gr. di zucchero, il burro e la scorza di limone, versare il riso e cuocere lentamente per circa 20 minuti fino al completo assorbimento del liquido.Far freddare, quindi unire le uova intere, il liquore e la farina a poco a poco.Friggere in abbondante olio di semi (di arachide o di mais) prendendo l'impasto a cucchiaiate, finche' le frittelle non hanno la superficie dorata.Mettere a scolare su carta assorbente e, quando sono ancora calde, passarle nello zucchero. Vanno servite ancora calde.
Nottolia 73

Magici incontri.

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Nel giardino o nel bosco, mentre sei in giro e hai un attimo di pace per te e per la tua famiglia, se improvvisamente vieni rapito tutt'intorno da un'inspiegabile leggerezza e da un'ineffabile tranquillità, presta più attenzione ... forse qualcuno ti guarda ... un piccolo pixie nascosto nell'erba o tra i fiori, che ti osserva mentre beato respiri la Natura: è un po' anche merito suo, custode dei benefici del Verde ... Piccoli pixies, guardiani dei giardini e dei boschi, esseri mistici in armonia col Cosmo e con i suoi doni generosi: ti portano fortuna se sai apprezzare ciò che ti circonda e la vita che vedi crescere e propagarsi intorno a te ...
Tratto da :www.stonehenge. rimini.it

A voi mi presento

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"Son Nottolia, a Pontecchio
nulla succede che io non voglia...
Il mio pentolon contiene,
novelle, misteri e sieri,
che d' assimilar sarete fieri."