Erbario delle streghe

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LE ERBE PERICOLOSE, MA NELLE GIUSTE DOSI, UTILI.
Famoso è il volo delle streghe... si ma come avveniva? che cosa usavano per spiccare il volo e congiungersi alle sltre consorelle nel sabbat?... Usavano cospargersi il corpo con un unguento che ricavavano dall'insieme di queste tre erbe: GIUSQUIAMO (l'erba del sonno) LA BELLADONNA (cicliegia della pazzia) L'ACONICO (strozzadiavoli), tre potenti veleni che sapientemente dosati si annullavano a vicenda dando "solo" dei potenti effetti allucinogeni... dando alle streghe l'impressione di volare.
Il GIUSQUIAMO era molto usato dai DRUIDI che ne bruciavano i semi nel fuoco per inalarne i vapori per i suoi effetti sedativi e come sonnifero. Il suo olio era usato per lenire dolori, distorsioni e nevralgie. In dosi molto elevate, comunque, causa l'avvelenamento.
LO STRAMONIO O ERBA DELLA STREGA O ERBA DEL DIAVOLO, era la preferita dalle streghe per provocare visioni. Pianta altamente tossica che può portare alla morte. In giuste dosi viene impiegata contro il morbo di parkinson.
LA MANDRAGORA è antisettica e sedativa. la sua assunzione eccessiva provoca tachicardia, aumento di pressione, nausea, vomito, diarrea, convulsioni, allucinazioni. In dosi moderate è efficace contro gli stessi sintomi e la follia. Portandosene addosso un pezzetto protegge dalle sventure. Questa pianta è legata alla morte e veniva estratta dal terreno con tutte le cautele e attraverso particolari riti. Di essa si usa la radice, la parte nascosta nel terreno, che ha una forma umana. Secondo la leggenda essa nasce al centro di un crocicchio o sotto la forca di un impiccato, generata dal suo ultimo sperma scivolato sul terreno. La radiceuna volta estratta dal terreno emette un grido spaventoso che causa la morte..
LA VERBENA O ERBA DELLA CROCE è la pianta degli incantesimi. Raccolta all'alba dopo un sacrificio e sfregata sul corpo si diceva avesse il potere di esaudire ogni desiderio. Portata addosso allontana ogni male. La leggenda la vede nascere sul monte calvario. cura anemia, menopausa, fegato e reni. E' utile contro reumatismi, mal di denti e menopausa.
IL MELO è l'albero definito nella tradizione cristina "della conoscenza del bene e del male". Sia il sidro che se ne ricava e i suoi frutti allungano la vita, abbassano la febbre e tolgono il mal di gola. Per la sua "doppiezza" è usata anche in pratiche di bassa magia per incantesimi d'amore o per distruggere una persona.
IL SAMBUCO O ALBERO FATATO, abitato da esseri soprannaturali. L'odore dei suoi fiori e dei suoi frutti per alcuni è causa di morte. I fiori hanno proprietà diuretiche, i frutti sono lassativi e corteccia e foglie, se usati con molta cautela, combattono le affezioni delle vie urinarie. I frutti del sambuco nero sono altamente tossici e causano sintomi di avvelenamento.
EDERA, immagine carnale. I DRUIDI usavano il succo tossico delle bacche con vino o birra per provocare le visioni. Le foglie applicate sulle ferite e su piaghe hanno proprietà cicatrizzandi.
LA VITE erba della vita, legata alle feste Dionisiache, al ciclo di nascita e morte, resurrezione e nuova vita. Sotto forma del suo succo beviamo il sangue del Cristo. Dona ebrezza ma se se ne abusa è distruttivo per il fisico.
SALICE albero legato alla luna e alle streghe. Foglie e gemme curano l'insonnia e calmano gli impulsi sessuali. La corteccia calma dolori reumatici ed influenza. E' da questo albero che si estrae la sostanza che è uno dei componenti dell'aspirina.

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