Le impronte del diavolo

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Esiste veramente il Diavolo? Ha reale concretezza il principio metafisico del Male Assoluto? Tale principio si incarna in una figura specifica? E se il Diavolo camminasse o avesse camminato tra noi?Magari di notte?
Siamo nel sud-ovest dell'Inghilterra, zona con clima solitamente non rigido, nell'inverno del 1885, che fu eccezionalmente severo per quella regione. La mattina dell'8 febbraio, il paesino di Topsham si svegliò con una sorpresa: lungo la strada che conduce al villaggio, si poteva osservare una serie di orme caprine, disposte lungo una linea perfettamente dritta, come se le zampe dell'animale fossero state messe una davanti all'altra.
La particolarità più curiosa consisteva nel fatto che le impronte, non più lunghe di 10 cm, distavano tra loro soltanto 16 cm; risultavano poi nitidissime,come se fossero state ottenute immergendo nella neve una sagoma di ferro riscaldato!
Successivamente, spinti dalla (comprensibile) curiosità, gli abitanti del villaggio seguirono le orme, le quali terminavano contro un muro di mattoni, ma non è tutto.Le impronte riprendevano oltre la parete, senza tuttavia che la neve accumulatasi sulla parte alta del muro risultasse calpestata; successivamente le tracce furono viste su un covone di grano, su un cespuglio di rose e su alcuni tetti.
L'ipotesi di uno scherzo di pessimo gusto su accantonata, specie quando ci si accorse che le orme sembravano non finire mai: ne furono rinvenute altre a parecchia distanza dalla periferia del villaggio, lungo la campagna del Devon…Tuttavia a Exmouth non se ne trovarono più…!
Furono tentate alcune ipotesi circa l'origine dello strano fenomeno: ci fu chi parlò di un canguro (non considerando tuttavia il fatto che il canguro ha le zampe artigliate…), altri sostennero trattarsi di un uccello (al mondo ci sono forse uccelli con zoccoli ferrati?), altri attribuirono la responsabilità ad alcuni tassi risvegliatisi durante la notte in cerca di cibo (ma come mai avevano deciso di cacciare saltellando su una sola zampa?), altri parlarono di una lontra, altri di un'otarda, un gentiluomo di Sudbury parlò invece di ratti, uno scozzese parlò di una lepre o di una moffetta; un altro parlò di un pallone sonda, accidentalmente innalzatosi dal porto militare di Davenport (tuttavia un pallone sonda avrebbe seguito un tragitto in linea retta,seguendo la direzione del vento…), alcuni asserirono che le impronte poterono essere state rimarcate dalla pioggia che aveva ulteriormente scavato il manto nevoso,per poi solidificarsi la mattina dopo a seguito di una forte brinata (…però se il terreno era già coperto di neve prima della notte dell'8 febbraio cade anche questa teoria).
In definitiva, pur dopo numerosi tentativi non si riuscì a trovare una plausibile spiegazione a questo fatto, probabilmente perché i media si interessarono a questo con un certo ritardo, permettendo così che le prove fossero alterate….
Cosa ha camminato nella notte dell'8 febbraio per la campagna inglese?
Tratto da : ilportaledeltempo.it

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